Prima di Flavio Santi non esisteva, adesso c'è e ce lo teniamo stretto. Parliamo di Drago Furlan, ispettore della Questura di Cividale, un friulano coi baffoni, che ama le osterie e l'Udinese, il “tai”, le scorrazzate con la vecchia moto Guzzi, le mangiate pantagrueliche (un vero “fricodipendente”!). Con la sua prima indagine (La primavera tarda ad arrivare, Mondadori) ha fatto il botto e ora ritorna con una nuova avventura, che si preannuncia molto “caliente”: L'estate non perdona, sempre con Mondadori.
Flavio Santi (1973), insegna all'università di Como-Varese, abita alle porte di Pavia (non quella di Udine), ma sogna la lontana Codugnella (frazione di Colloredo di Montalbano).
Ha tradotto autori classici (tra cui Herman Melville, Francis Scott Fitzgerald) e contemporanei (Wilbur Smith, Ian Fleming). Ha scritto di vampiri, precari, supereroi, ma, soprattutto, del Friuli, raccontando nelle raccolte di poesia Rimis te sachete – Poesie in tasca (Marsilio, 2001), Asêt – Aceto (La barca di Babele, 2003), e nel memoir on the road Il tai e l'arte di girovagare in motocicletta (Laterza, 2011). Nel 2016 è uscita la prima indagine dell'ispettore Drago Furlan, La primavera tarda ad arrivare, nel 2017 è uscito per Mondadori L'estate non perdona.
Luogo dell'incontro: ristorante Nuovo Doge
Villa Manin di Passariano (Codroipo).
Martedì 11 Luglio.
Inizio ore 20:30.
Ingresso libero.
Articolo via ViviCodroipo.com