Nei giorni scorsi una delegazione della Soprintendente ai Beni Culturali del Friuli Venezia Giulia ha fatto un sopralluogo nel castelliere di Savalons di Mereto di Tomba complimentandosi per il lavoro svolto dall'amministrazione locale.
Serena Di Tonto, referente locale del Soprintendente dei Beni Archeologici di Trieste, assieme a Massimo Moretuzzo, sindaco di Mereto di Tomba, all'assessore ai Lavoro Pubblici, Giuseppe D'Antoni, con Susi Corazza dell'Università di Udine e la progettista Eva Monai che ha curato e diretto la valorizzazione del castelliere di Savalons hanno svolto un sopralluogo per valutare gli esiti formali e funzionali del progetto, conclusosi nel luglio scorso, e per vagliare le future previsioni in relazione alla seconda fase di acquisizione per pubblica utilità da parte del Comune dell'intera area, previste entro la chiusura dell'anno in corso.
La Soprintendente Di Tonto ha espresso un parere positivo sul progetto di valorizzazione del sito archeologico, finanziamento della Regione, nel rispetto della natura del luogo, constatando che gli interventi proposti si integrano in modo efficace alla lettura e comprensione dell'antico manufatto anche ai non addetti ai lavori.
“Considerato tra i castellieri meglio conservati nel Nordest, grazie alla sua valorizzazione progettuale che ha riportato in luce la conformazione dei suoi terrapieni alti quasi quattro metri orientati con i punti cardinali e sui quali è stato creando un percorso panoramico che permette un vero e proprio viaggio nel tempo, il luogo può essere visto e vissuto dai suoi visitatori come vero e proprio parco, oltre alla sua vocazione archeologica”, dice l'architetto Monai.
“Questo luogo è un significativo elemento dell'identità delle comunità locali”, segnala il sindaco Massimo Moretuzzo; “il nuovo percorso amplia la fruibilità dei siti archeologici del Medio Friuli permettendo di unire in un unica esperienza anche la tumbare di Tomba, il sito archeologico di Flaibano ed il castelliere di Sedegliano, elementi di primo piano per uno sviluppo dei territori correlato al turismo e al patrimonio culturale del Friuli”.
Con quasi tre ettari di terreno al suo interno il castelliere di Savalons diventa una meta interessante e appagante non solo da un punto di vista turistico ma anche didattico.”L'area interamente recuperata e restituita alla popolazione ci permetterà di sviluppare progetti destinati all'educazione, ci auguriamo non solo le visite da parte delle scolaresche, che potranno scoprire i luoghi dell'abitare dei loro antenati della Protostoria friulana ma anche di altre realtà, com'è successo recentemente quando gli scout dei gruppi Udine 7° AGESCI e Udine 1° CNGEI, hanno svolto un'attività indirizzata a lavorare con e per gli altri, a valorizzare le risorse ambientali, e a formare buoni cittadini”, manifesta l'assessore D'Antoni.
L'inaugurazione del “nuovo castelliere di Savalons” è prevista per sabato 21 maggio quando, in una cerimonia verranno piantati tanti gelsi quanti sono i nuovi nati a Mereto di Tomba. Questi alberi andranno a completare il filare di antica memoria storica agricola locale.
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