I suggerimenti degli esperti di Airzone per mantenere temperature confortevoli, con un occhio al risparmio e alla sostenibilità
Questo autunno sarà più caldo e secco della media. Per quanto durante il giorno continuerà a fare caldo, questo non vuol dire che di sera le temperature non saranno nettamente più fresche, con escursioni termiche anche notevoli. In diverse regioni d'Italia di notte si sono già registrate minime sotto i 20 gradi e su alcune vette si sono viste le prime nevi.
Tutto questo in un momento dove il costo per i consumi energetici è salito alle stelle costringendoci a trovare un modo per avere sempre una temperatura confortevole in casa e in ufficio, senza sprecare energia e usando al meglio apparati diversi. Un recente studio sulle intenzioni degli italiani ha infatti rilevato che, sebbene il 90% degli italiani sia preoccupato per l'aumento delle bollette di luce e gas, un quarto di loro non sembra disposto ad abbassare il riscaldamento di casa*.
Davide Truffo, Responsabile Business Development and Training di Airzone Italia (www.airzonecontrol.com) ed esperto di sistemi di condizionamento, ci aiuta a identificare gli errori e i trucchi per ottimizzare i sistemi di riscaldamento di ogni ambiente, facendo attenzione ai consumi energetici, per l'ambiente e per il portafoglio.
Errore: non fare corretta manutenzione agli impianti
La manutenzione è il primo strumento per aumentare – o mantenere a livelli ottimali – l'efficenza energetica di un impianto. A partire dalla caldaia, della quale vanno verificati i parametri di combustione. Fondamentale anche la pulizia dei singoli elementi dell'impianto: batteria di condensazione, filtri esterni della pompa di calore, filtri dei Fancoil. L'eliminazione di polveri, sporco e materiale organico contribuisce al corretto funzionamento di ogni elemento. Infine, molto importante anche la manutenzione delle valvole termostatiche, che durante l'estate non si muovono e tendono a bloccarsi, inficiando il funzionamento dei termosifoni. I sistemi Airzone evitano questo inconveniente grazie ad un ciclo di apertura e chiusura forzato ogni 15 giorni.
Errore: coprire le fonti di calore
È una pratica che spesso si utilizza per prevenire le macchie sul muro, soprattutto per i caloriferi. Tuttavia impedisce parzialmente la circolazione del calore. Per prevenire le macchie sulle pareti, meglio prediligere una imbiancatura con vernici lavabili, così gli aloni saranno facilmente rimovibili e la capacità riscaldante non verrà attenuata.
Errore: sottovalutare l'impatto degli spifferi
Gli spifferi d'aria, molto comuni nelle case più datate, sono un nemico insidioso per la temperatura interna degli ambienti, perché rendono difficile il suo controllo. Individuarli e cercare di eliminarli deve dunque essere una priorità per migliorare l'isolamento termico, fondamentale per mantenere la temperatura desiderata e non vanificare il lavoro dei sistemi di climatizzazione.
Errore: usare le stufe elettriche
Apparentemente sono efficaci nel riscaldare rapidamente, ma hanno consumi energetici molto elevati e il loro rendimento è molto basso (per un 1 kWh di energia consumato, restituiscono circa 0,9 kW di calore). Meglio prediligere altre fonti di calore, ad esempio attivando l'impianto ad aria. I condizionatori impostati sulla funzione pompa di calore ad esempio, hanno un rendimento tre volte superiore e garantiscono quindi un risparmio in bolletta.
Trucco: posizionare pannelli isolanti
Una buona abitudine è applicare degli economici pannelli isolanti in punti strategici, ad esempio dietro i termosifoni, in modo da ridurre al minimo la dispersione di calore.
Trucco: gestire correttamente la ventilazione meccanica continua (VMC)
È stato stimato che in una casa di recente costruzione in classe A, il riscaldamento dell'aria esterna, anche se supportato da uno scambiatore di calore, arriva al 60% del consumo generale per il riscaldamento. Gestire, quindi, in modo oculato la quantità di aria esterna che si immette nell'ambiente permette dei forti risparmi. Come fare? Spegnendo la ventilazione meccanica quando non serve. Infatti, non è vero che va sempre tenuta accesa, piuttosto va fatta funzionare a seconda delle necessità, con il supporto di sistemi come quelli proposti da Airzone. Se l'appartamento è vuoto si può spegnere, oppure la si può regolare con più o meno ricambi di aria a seconda della quantità di persone presenti e dell'attività svolta.
Trucco: puntare sulla zonificazione
Non tutte le stanze hanno bisogno di essere riscaldate nello stesso modo. In alcuni casi, ci sono ambienti che rimangono inutilizzati e possono restare senza riscaldamento in determinati periodi. È importante scegliere con consapevolezza la temperatura che vogliamo nelle nostre stanze, perché una variazione anche di un solo grado ha un impatto sul nostro consumo energetico, e quindi anche sulla bolletta. Se possiamo evitare di scaldare alcune stanze, o se possiamo scaldarle solo in alcune fasce orarie, questo impatto sarà decisamente maggiore. Per poter gestire ciascuna zona in maniera indipendente – attuando quella che in Airzone viene definita zonificazione – e avere un risultato ottimale con il massimo comfort, è necessario installare dei sistemi, come quelli proposti da Airzone, che permettano un elevato livello di controllo degli impianti. Tutte le soluzioni Airzone, infatti, permettono la zonificazione.
*dati provenienti da un sondaggio realizzato da Quorum/YouTrend per Sky TG24
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