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Da Bottura a Cannavacciuolo: la top ten dei ristoranti più «social» e «smart» sul web

hanno siti web ricchi di contenuti e ben indicizzati, pagine Facebook aggiornate con grande frequenza e profili Instagram e Twitter attraverso cui dialogano tutti i giorni con migliaia di follower. Sono i «Best Restaurant on Digital 2018» e i «Best Typical Product on Digital 2018», i migliori locali italiani stellati e i migliori consorzi selezionati da «The Italian Data Flavour», la prima ricerca che, attraverso un puntuale studio dei dati, ha analizzato il grado di digitalizzazione della ristorazione stellata italiana e dei consorzi di tutela. L'indagine è stata ideata e realizzata da Fiera Bolzano, che da oltre 40 anni organizza Hotel, evento dedicato all'hotellerie e alla ristorazione (quest'anno si svolgerà dal 15 al 18 ottobre) in collaborazione con Noonic, agenzia padovana di consulenza strategica specializzata in ambito digital.

 

Le classifiche sono ricche di curiosità e di sorprese. Per quanto riguarda i ristoranti, ai primi tre posti nessun tristellato e nessuna star. A vincere infatti il titolo di «Best Restaurant on Digital» è Palazzo Petrucci (Napoli) con lo chef Lino Scarallo, seguito da Aroma (Roma) con Giuseppe Di Iorio e dal Del Cambio () con Matteo Baronetto. Il «Best Typical Product on Digital» è invece il Gorgonzola Dop che ha primeggiato su Prosciutto di San Daniele e Patata di Bologna. Le premiazioni dei vincitori avverranno il 15 ottobre a Bolzano all'interno di un evento ospitato da «Hotel».

 

Il digitale al centro

«Quando in Italia parliamo di cibo e di turismo, vista la celebrità e l'elevata qualità dei nostri prodotti, l'interlocutore deve essere per forza di cose il mercato mondiale – analizza il direttore di Fiera Bolzano Thomas Mur – e in questo contesto è fondamentale avere un ottimo grado di digitalizzazione. Da anni Hotel ospita le migliori che in tutta Europa lavorano sul tema dell'ospitalità e organizza un Communication Forum che sta accompagnando l'hotellerie verso il digitale, un trend che ora inevitabilmente interessa anche ristorazione e produzione alimentare di alta qualità: per questo la premiazione dei ristoranti stellati e dei consorzi di tutela che hanno meglio interpretato il rapporto con il mondo digitale non poteva che avvenire a Bolzano nel corso di una manifestazione diventata punto di riferimento per chi vuole aggiornarsi su questo tema». «Effettuando la ricerca “The Italian Data Flavour” ci siamo subito resi conto di quanto nel nostro Paese il rapporto tra ristorazione di qualità e digitalizzazione sia ancora tutto da costruire – spiega Nicola Possagnolo, food advisor e digital strategist di Noonic che assieme a Fiera Bolzano ha condotto il report -, ma al tempo stesso abbiamo individuato, altrettanto velocemente, che l'Italia a tavola ha degli autentici ambassador del digitale. Chef, marketing manager e social media manager in grado cioè di posizionare il food made in Italy, sia a tavola che in dispensa, con grande efficacia sul web».

 

I criteri di analisi e le top ten

Dalla prima ricerca data driven sul grado di digitalizzazione di ristoranti di qualità e sui consorzi di tutela del made in Italy più celebri al mondo esce una fotografia che rispecchia solo in parte le certificazioni qualitative assegnate ai locali dalle guide gastronomiche e il livello di notorietà dei singoli prodotti. Sempre in un quadro di assoluta eccellenza, la declinazione digitale del food assegna infatti altri valori, e nel report capita di trovare cucine tristellate a metà classifica e storiche Dop relegate in fondo alla lista. Lo studio dei dati è stato minuzioso e sono stati numerosi i parametri analizzati. Per individuare la scala valoriale finale sono state incrociate e sommate le cifre dei profili sui principali social network (Facebook, Instagram e Twitter) – dal numero di like e di follower, alle performance di engagement, di crescita e di interazione -, e sono stati analizzati i siti internet attraverso la Seo, la Mobile Optimisation, le versioni linguistiche presenti e per i ristoranti la possibilità o meno di effettuare (e in che modo) la prenotazione di un tavolo online. L'analisi ha prodotto le seguenti classifiche:

 

Ristoranti:

1) Palazzo Petrucci
2) Aroma
3) Del Cambio
4) Ilario Vinciguerra
5) Alice-Eataly Smeraldo
6) Osteria Francescana
7) Lume
8) Venissa
9) Da Vittorio
10) Villa Crespi

 

Consorzi di tutela:

1) Gorgonzola
2) Prosciutto di San Daniele
3) Patata di Bologna
4) Salame Brianza
5) Parmigiano Reggiano
6) Grana Padano
7) Asiago
8) Franciacorta
9) Asti Dog
10) Riso di Baraggia Biellese e Vercellese

 

AL LINK SEGUENTE PER SCARICARE L'INTERO REPORT italiandataflavour.it

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